mercoledì 11 settembre 2019

Domus Aurea - Grotesque.




Come si combina l'arte con il fascino
dell'esplorazione e dalla scoperta di antichi tesori?

In epoca Rinascimentale ci fu 
una grande riscoperta dell'Arte Classica.
Gli artisti del 1400 amavano riprodurre ed imitare 
statue ed architetture Romane.
L'Arte Imperiale è, per i Rinascimentali, 
simbolo di razionalità, equilibrio, perfezione.
Agli inizi del '500, questa tendenza, era ormai diventata
una vera e propria mania per l'antichità.


Così era in uso, tra gli artisti, di aggirarsi tra i ruderi,
soprattutto a Roma, dove si potevano trovare 
rovine di ogni genere, tra i campi con le pecore al pascolo...
Poi, nel 1480 un giovane cadde per caso 
in una delle grotte del colle Esquilino. 
Si accorse che le pareti erano decorate con disegni variopinti 
di mostri, chimere, sfingi e altre strane figure. 
Si sparse la voce, ed i disegni richiamarono subito 
uno stuolo di artisti che, avendoli trovati nelle grotte, 
pensarono di chiamarli “grottesche”.


Solo dopo si accorsero che quelle, in realtà, non erano grotte, 
ma i resti sotterranei della Domus Aurea di Nerone.
Quindi pittori a non finire si fanno calare nelle "grotte" 
per vedere queste meraviglie e poterle poi riprodurre 
nelle dimore rinascimentali di nobili e papi.
Immaginate la meraviglia di entrare in queste caverne,
alla sola luce di fiaccole o tremolanti lampade ad olio,
armati di pennino, inchiostro e un blocco per gli schizzi. 
Silenzio, odore di terra e muschio,
il fascino della scoperta di queste misteriose figure...


La diffusione della pittura a grottesca nel Cinquecento fu immensa. Dopo la sperimentazione del tardo Quattrocento, 
le sue forme definitive furono stabilite da Raffaello a Roma, 
nelle Logge Vaticane e a Villa Madama, 
e i suoi collaboratori le diffusero per tutta l'Italia.


Se fossi vissuta nel 1500, sarei sicuramente stata 
uno di quei pittori che si fa calare nei cunicoli!
Oggi si può fare una visita della Domus Aurea, 
con prenotazione, rigorosamente guidata ed a tempo...
Tuttavia, in quegli ambienti, non è difficile immaginare e sentirsi
come quei primi esploratori cinquecenteschi.
Noi però possiamo scattare delle foto e lavorare con calma a casa!


QUI puoi vedere le mie grottesche
ispirate ai soffitti della
Galleria degli Uffizi a Firenze.
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