Ecco inaugurata una nuova serie di acquerelli,
dedicata all'antica mitologia Africana,
che oggi sopravvive nei sincretismi
dei culti Afroamericani.
Scelgo di iniziare da due divinità ancestrali e creatrici:
Oxumarè (la personificazione del Serpente Cosmico)
e Oxalà (padre degli dei e creatore dell'essere umano).
Oxumarè è l'orixà serpente,
signore del movimento e ordinatore dell'universo.
Senza Oxumarè tutto sarebbe immobile,
congelato in un tempo senza tempo, sterile e privo di senso.
Nel mito è considerato androgino,
sei mesi maschio, sei mesi femmina.
Egli è il signore della ricchezza e dell'abbondanza,
sia a livello materiale che spirituale.
Viene identificato con l'arcobaleno o il serpente del cielo,
figura ancestrale presente in ogni cultura tribale, in tutto il mondo...
Nella mitologia del popolo Yoruba
(da cui in effetti derivano queste figure)
Obatalà (anche chiamato Oxalà)
è il padre benevolo degli Orisha e dell'umanità.
Egli è l'unico che ha assistito alla creazione.
Obatalà fu il primo a scendere sulla terra e creò le terre emerse.
È un guerriero però comprensivo e pacifico.
Veste di bianco perché il bianco comprende tutti i colori della luce
e quindi tutte le divinità.
Ha sia sembianze maschili sia femminili.
È il padre della giustizia e delle menti,
il re dall'abito immacolato.
In Brasile è chiamato Oxalà.
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